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Home »  Magazine »  Benessere » SPA e Centri Estetici: quando integrare un'area benessere nel centro estetico diventa un vero investimento

Sempre più spesso, titolari di centri estetici desiderano arricchire la propria attività con uno spazio SPA, immaginando che l’aggiunta di sauna, bagno turco e minipiscina possa dare valore al centro, attirare nuovi clienti e differenziarsi dalla concorrenza. È un sogno comprensibile: offrire un’esperienza di benessere completa è oggi uno degli obiettivi più ambiti nel settore dell’estetica.

Tuttavia, la realtà è spesso più complessa di quanto sembri.

Una SPA “ridotta”, inserita a fatica all’interno di spazi nati con un’altra funzione, raramente riesce a soddisfare le aspettative dei clienti, sempre più esigenti e abituati a vivere esperienze immersive in contesti ben più strutturati, come hotel 4 o 5 stelle o grandi parchi termali. In questi ambienti, l’esperienza SPA non è un'aggiunta, ma il fulcro di un’offerta costruita con competenza, spazi generosi e investimenti ben calibrati.
Un centro estetico, invece, si trova spesso a combattere con limiti strutturali, risorse economiche contenute e una clientela fidelizzata che ricerca trattamenti specifici, ma non necessariamente esperienze complesse. In questo contesto, inserire una SPA “classica” può diventare più un peso che un’opportunità: impianti costosi da realizzare, manutenzioni onerose, personale da formare e, soprattutto, una scarsa redditività.

Il rischio? Creare una spa che nessuno utilizza.

Chi è disposto a pagare per mezz’ora in una sauna quando può accedere a intere giornate in SPA attrezzate, immerse nella natura o dotate di vista panoramica, spesso a tariffe vantaggiose?

La verità è che una SPA poco significativa non invoglia il cliente a investire tempo e denaro. Resta una bella idea sulla carta, ma non genera ricavi reali.

Qual è allora l’alternativa?

Secondo la nostra esperienza, frutto di confronto con estetiste, imprenditori del benessere e progettisti, è semplice: trasformare il sogno della spa in un progetto sostenibile, che tenga conto delle specificità del centro estetico e della sua clientela.

Non si tratta di rinunciare, ma di ripensare il concetto stesso di SPA. Non più un'imitazione in miniatura dei grandi centri benessere, ma un ambiente coerente con l’identità del nostro centro, pensato per integrare servizi realmente richiesti e facilmente vendibili.

Anziché installare attrezzature che rimarranno spesso spente, si possono creare spazi multisensoriali, percorsi d’acqua mirati o esperienze che arricchiscono i protocolli estetici già presenti.

Tra queste, le docce orizzontali rappresentano una delle soluzioni più efficaci: consentono infatti di integrare l’acqua nei trattamenti corpo senza interrompere il comfort della cliente, migliorando l’efficacia delle manualità e amplificando la sensazione di benessere.

Grazie alla combinazione di getti d’acqua calibrati, cromoterapia e aromi, il trattamento si trasforma in un vero e proprio rituale multisensoriale, che coinvolge i sensi e lascia un ricordo positivo e distintivo.

Le docce orizzontali non sono solo un’aggiunta scenografica: sono uno strumento di lavoro funzionale, che consente di differenziarsi, fidelizzare e aumentare il valore percepito dei trattamenti.

In questo modo, si costruisce una SPA che produce reddito, non solo perché costa meno in fase di realizzazione e gestione, ma soprattutto perché è progettata attorno ai reali desideri e bisogni della clientela.

È un’estensione naturale dell’offerta estetica, perfettamente coerente con l’identità del centro, e non un corpo estraneo difficile da promuovere e sostenere.

Docce post-trattamento

Un'opzione funzionale per i centri estetici che desiderano integrare un’area benessere è rappresentata dalle docce post-trattamento.

Queste docce offrono due modalità di erogazione dell’acqua, pioggia e nebulizzazione, pensate per garantire comfort e igiene dopo trattamenti come massaggi o impacchi.

Il getto a pioggia aiuta a riequilibrare la temperatura corporea e rilassare il corpo, mentre la nebulizzazione facilita la rimozione di eventuali residui.

I comandi intuitivi permettono di scegliere facilmente la modalità desiderata, con la possibilità di regolare la temperatura grazie al termostato integrato.

Progettare con intelligenza, senza spegnere l’entusiasmo.

Per chi sogna una SPA nel proprio centro estetico, il nostro consiglio è: non spegnere il desiderio, ma trasformarlo in un progetto concreto e redditizio. Ascoltare il mercato, analizzare i costi reali, progettare in funzione della redditività e non solo dell’estetica.
Perché una SPA ben pensata, anche in uno spazio ridotto, può diventare il cuore pulsante di un centro estetico contemporaneo: uno spazio esclusivo, personalizzabile, coerente, che valorizza l’identità del centro e fa davvero la differenza, anche in termini di fatturato

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