Dall’architettura delle spa allo sviluppo di prodotti e alla formazione, Alberto Apostoli racconta la sua visione del benessere come esperienza totale, che attraversa ogni aspetto del suo lavoro.
L’architetto Alberto Apostoli è riconosciuto a livello internazionale per il suo approccio innovativo al progetto, in cui il wellness non è confinato a spa e hotel, ma diventa una chiave di lettura per ogni spazio, dagli uffici alle abitazioni private. Oltre all’attività progettuale, Apostoli è autore, imprenditore e relatore, impegnato nella diffusione di una cultura del benessere integrato. In questa intervista, parla dei suoi libri, della sua filosofia progettuale, delle attività imprenditoriali e del ruolo che il wellness ricopre tanto negli spazi che progetta, quanto nei prodotti ideati.
Alberto, sei considerato uno dei massimi esperti al mondo nella progettazione di spa
ma vorremmo per un momento lasciare da parte il design per concentrarci su un aspetto più legato alla formazione. Hai scritto due libri sul tema del benessere: di cosa parlano e a chi si rivolgono? Cosa ti ha spinto a scriverli e qual è il messaggio principale che desideri trasmettere ai lettori?
Mi interessa profondamente condividere le conoscenze che ho sviluppato nel corso degli anni, anche attraverso la scrittura.
Il mio primo libro, Architettura delle Spa (Il Campo, 2010) nasce da questa esigenza; in una fase in cui il mercato richiedeva un volume che strutturasse la materia in modo organico. Attraverso una visione olistica, che integri aspetti creativi, tecnologici, gestionali, economici e persino filosofici, il libro rappresenta una guida completa e multidisciplinare per la progettazione, realizzazione e gestione delle Spa.
Elogio delle Spa (2024) ha invece presupposti e obiettivi completamente diversi. Nasce principalmente dal desiderio di divulgare il mio pensiero intorno al benessere a un pubblico il più vasto possibile: per questo motivo ho voluto pubblicare il libro gratuitamente come risorsa online. Il libro si rivolge a tutti gli esseri umani. Esplora l’essenza del benessere e le modalità attraverso cui chiunque possa perseguirlo. Racconta, inoltre, il ruolo fondamentale che la Spa ricopre nel proprio percorso verso l’equilibrio e la serenità individuale.
Parli spesso di applicare il concetto di wellness a ogni tipo di progetto, non solo alle spa:
come si traduce questo approccio negli hotel, negli uffici o nelle abitazioni private
Ritengo che confinare l’idea di benessere unicamente ai progetti di Spa di lusso sia un errore concettuale. Infatti, la Spa non è altro che il mezzo per raggiungere un fine, che è il benessere stesso. Siamo consapevoli che i principi del wellness possano e debbano essere applicati a ogni livello e in ogni contesto.
È esattamente questa la missione del nostro brand Escape Design: declinare la filosofia del wellness in altri settori della progettazione.
Per tradurre concretamente questo approccio, che si tratti di uffici, abitazioni private o persino spazi retail, serve partire dall’essere umano. È necessario, quindi, comprendere a fondo l’utente finale, non solo le sue esigenze funzionali ma anche quelle emotive e psicologiche.
Solo in questo modo potremo intercettare i suoi bisogni più profondi e progettare spazi capaci di colmarli, generando vero benessere
Secondo la tua esperienza,
quali sono gli errori più comuni nella progettazione del benessere e come possono essere evitati?
L’errore più comune, e grave, interessa l’ideazione di uno spazio di benessere che non consideri l’utente a cui è rivolto e il contesto in cui si inserisce.
Troppo spesso alle esigenze dell’essere umano viene anteposto un gesto estetico autoreferenziale. Inoltre, è necessario declinare il benessere a seconda della cultura del popolo e del luogo in cui si progetta. La nostra esperienza quasi trentennale, sviluppata in contesti internazionali molto diversi, ha affinato la nostra sensibilità e professionalità nei confronti di questi temi.
Oltre all’architettura, ti occupi anche di gestione di spa attraverso società controllate:
puoi raccontarci in che modo queste attività si integrano con la tua filosofia progettuale?
Una Spa, per quanto eccellente, non può generare benessere se è manchevole della componente gestionale. Per questo, nel 2023, insieme alla mia socia Anna Rita di Giacomo abbiamo fondato Armonia Wellness Solutions, una società dedicata alla consulenza e alla gestione di Spa.
Per sviluppare analisi di mercato, creare protocolli e trattamenti Signature, selezionare e formare il personale, Armonia rappresenta il perfetto partner strategico per quei clienti a cui mancano competenze nell’operatività del progetto.
La Spa è un meccanismo complesso: progettazione e gestione sono strumenti complementari per conseguire la profittabilità del progetto.
In che modo l’esperienza nella gestione delle spa influisce nella tua attività progettuale
e, viceversa, come le tue conoscenze di architetto condizionano la tua visione manageriale?
Le sempre più frequenti commistioni tra progetti di design e gestione stimolano un costante dialogo. Ciò accade quando, per esempio, lo sviluppo di nuovi protocolli richiede l’ideazione di spazi o tecnologie specifici; o allo stesso modo, quando un progetto integra già dalle prime fasi le esigenze operative della struttura.
Per te il concetto di wellness si estende anche alla creazione di prodotti.
In che modo questa filosofia si riflette negli oggetti che progetti?
Il design di prodotto rappresenta un’estensione naturale della mia filosofia progettuale e condivide il medesimo approccio. La nostra dedizione consiste nel tradurre il benessere in materia: questo si riflette nella cura e ricerca estrema dell’ergonomia a favore dell’esperienza dell’utente. Ogni dettaglio è, quindi, studiato per dialogare con il corpo e generare un’autentica esperienza di benessere. Questa visione, radicata sulla lunga esperienza nel settore del wellness, ci ha permesso di costruire partnership con leader di mercato come Jacuzzi, Atlas Concorde, Varaschin e Kreoo. Inoltre, sono lieto di annunciare che a breve lanceremo con Aquaform un nuovo prodotto dedicato al mondo outdoor, particolarmente innovativo e tecnicamente molto strutturato.
Quali caratteristiche, secondo te, rendono un prodotto davvero orientato al benessere?
Il principio è uno e assoluto: un prodotto è orientato al benessere solo se è radicalmente human-driven. Questo significa che la sua progettazione deve partire dalla capacità di
cogliere un’esigenza umana (fisica, psicologica, emotiva, ecc.) e rispondere ad essa con efficacia. Il prodotto risulta, quindi, come un’estensione naturale dell’utente e dialoga con tutti i sensi. La scelta dei materiali, la tattilità, persino l’acustica o l’odore che emana, contribuiscono a generare comfort e piacere.
Sei anche un relatore molto richiesto:
quali sono i temi principali che affronti nelle tue conferenze? C’è un messaggio ricorrente, un filo conduttore che desideri trasmettere al tuo pubblico?
Per me è un vero onore e piacere intervenire come relatore in diversi contesti, sia nazionali che internazionali, accademici e no.
In questo momento mi viene domandato sempre meno di esporre i progetti tecnicamente, quanto piuttosto di evidenziare il pensiero che sottostà ai nostri lavori. Questo accade perché il marchio Apostoli viene oggi riconosciuto quale portavoce autorevole delle tematiche legate al wellness.
Ritengo che il benessere, ovvero l’equilibrio tra le componenti corpo, mente e spirito dell’essere umano, debba essere un’aspirazione universale.
I progetti che realizziamo rappresentano certamente l’apice, la manifestazione forse più compiuta e di maggiore qualità della ricerca di benessere. Tuttavia, i principi che lo guidano e che noi promuoviamo si rivolgono a tutti gli esseri umani.
Come vedi l’evoluzione della cultura del benessere nel mondo dell’architettura e del design
Ritengo che l’evoluzione attualmente in corso sia innegabile e profondamente positiva. Siamo in una fase in cui il benessere è passato dall’essere una componente accessoria o una nicchia di lusso, a essere riconosciuto come un driver di progettazione fondamentale.
È un’evoluzione a cui sono orgoglioso di aver contribuito e che continuo a voler ispirare. Tuttavia, credo che ora siamo chiamati a un ulteriore, e più complesso, salto di qualità.
Finora, molta della cultura del benessere si è concentrata sul soddisfacimento delle esigenze dei singoli individui. La sfida futura che progettisti, committenti e addetti ai lavori dovranno affrontare sarà indirizzare il benessere verso un processo che coinvolga la collettività. È un concetto per me significativo perché richiama la figura dell’architetto del benessere alla sua responsabilità per la società.
Hai progetti editoriali o professionali in corso che puoi anticiparci?
Stiamo vivendo una fase di grande dinamismo. Sul fronte progettuale stiamo consolidando collaborazioni storiche e, allo stesso tempo, sviluppando nuovi progetti significativi, sia in Italia che all’estero.
Stiamo attuando, inoltre, una riconfigurazione strategica interna per quanto riguarda i brand che compongono il Gruppo Apostoli. Questo rappresenta il preludio a una nuova e importante fase di espansione per lo Studio.
Sul fronte editoriale, infine, posso annunciare che sto già lavorando al mio terzo libro. L’obiettivo è di pubblicarlo nel corso del 2026.
L’intervista con Alberto Apostoli rappresenta un’occasione preziosa per approfondire una visione del wellness che va oltre l’estetica, abbracciando il benessere come valore umano e culturale. Le sue parole ci ricordano quanto la progettazione, la gestione e persino il design di prodotto possano contribuire, insieme, a creare esperienze autentiche e durature.
Un sentito ringraziamento ad Alberto Apostoli per la disponibilità, la chiarezza e la passione con cui ha condiviso la sua filosofia e il suo percorso professionale.
Team Aquaform
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