Dalle strutture ricettive agli ambienti domestici, il concetto di SPA si evolve e diventa parte integrante della quotidianità. L’architetto Sabrina Montagnoli ci illustra come il design possa portare il benessere nella stanza da bagno.
Foto: Giancaterino Cuahuntemoc
Progetto: Zeuma Design
Sabrina, puoi raccontarci qualcosa su di te e sulla tua attività? Chi sei e di cosa ti occupi principalmente?
Sono nata e cresciuta a Roma e ho conseguito le lauree sempre nella mia città, diventando dapprima Interior designer e poi Architetto.
Dopo aver lavorato in diversi studi, ho deciso di intraprendere la libera professione e ho fondato ZeumaDesign. Il nome l’ho inventato, riprendendo i valori che contraddistinguono me e il mio modo di lavorare: Zelo, Empatia e UMAnità.
Il mio obiettivo è creare spazi unici e accoglienti mediante una progettazione “sensoriale”, attenta a ciò che gli spazi comunicano a livello percettivo, per soddisfare il benessere emotivo delle persone. Mediante l’architettura cerco di migliorare la qualità della vita di chi abita gli spazi e curo sempre al massimo ogni dettaglio. Ad oggi mi occupo principalmente di ristrutturazioni di interni residenziali.
Come nasce l’idea di proporre una doccia emozionale all’interno di un ambiente domestico?
E quali sono i principali aspetti da considerare quando progetti uno spazio dedicato a una doccia emozionale?
Occupandomi di “interni emozionali”, sicuramente do molta importanza alle sensazioni in generale e alla sensazione di benessere in particolare. Comunico molto con la committenza, entrando nel particolare, per restituire ambienti che li rappresentino al 100%. Una doccia emozionale fa parte di quei fattori che contribuiscono al benessere fisico e mentale, rilassandoci o caricandoci grazie alla possibilità di scegliere il colore adatto e alla cromoterapia.
Il principale aspetto da considerare nella progettazione di una doccia emozionale è quello di creare un contesto congruo a favorire la sensazione di benessere, di momento speciale, di “pausa dalla realtà”.
Come si concilia la funzionalità con l’estetica in un bagno di dimensioni contenute?
Quali strategie consigli per sfruttare al meglio lo spazio e creare un’esperienza sensoriale senza appesantire l’ambiente? Quali soluzioni specifiche proponi per i bagni di piccole dimensioni?
La funzionalità è sempre al primo posto, soprattutto in un bagno di dimensioni contenute; in secondo luogo si studia come renderlo accattivante dal punto di vista estetico. La cosa importante secondo me è non sovraccaricarlo per non rischiare di rimpicciolirlo visivamente.
Per sfruttare al meglio lo spazio e conferire questa sensazione di ariosità, si può ricorrere quindi a soluzioni a scomparsa, sanitari sospesi, mobili contenitori come colonne che contengono ma nascondendo il tutto dalla vista.
Si può puntare poi su rivestimenti particolari, qualche elemento di design che può essere il mobile lavabo o il termoarredo, si può giocare coi colori…Un bagno piccolo, come ad esempio il secondo bagno di una casa, permette di fare scelte più particolari e a volte audaci.
Ci sono tecnologie o innovazioni che hai introdotto nei tuoi progetti per rendere il bagno o la Private SPA più coinvolgente e personalizzata?
Come pensi che evolverà il settore delle private spa nei prossimi anni?
Credo che un elemento importantissimo sia l’illuminazione. Una buona e attenta progettazione fa davvero la differenza sia per creare la giusta atmosfera, che per rendere il bagno davvero funzionale durante l’arco della giornata. Ad esempio, nel bagno con la doccia nera, la gola luminosa dimmerabile e dalla luce calda non solo crea atmosfera, ma valorizza anche la tridimensionalità della parete effetto pietra, rendendo l’interno molto suggestivo, come una grotta naturale. Inoltre abbiamo previsto anche l’aromaterapia, per stimolare l’olfatto, oltre che la vista.
Penso che il settore delle Private SPA prenderà sempre più piede. In seguito alla pandemia, c’è una maggiore attenzione e sensibilità nei confronti del tema del benessere, e anche una maggiore richiesta di ambienti pensati in quest’ottica.
Quali sono gli errori più comuni che le persone commettono quando progettano una doccia in casa?
Quali suggerimenti puoi dare per evitare che il progetto diventi troppo costoso o difficile da mantenere nel tempo?
Uno degli errori più frequenti riguarda lo spazio a disposizione, spesso non si ha la percezione di quanto occupino i mobili e soprattutto delle distanze minime richieste o dei vari spazi di manovra di cui dover tenere conto. Banalmente, riesce ad aprirsi agevolmente la porta della doccia? Giustamente sono informazioni che sa un tecnico e di cui ci si rende conto lavorando in pianta, misure alla mano. Il nostro compito è di garantire che il tutto sia funzionale e spiegare il perché delle varie scelte al cliente.
Si possono avere ottimi risultati anche con budget contenuti, puntando su soluzioni esteticamente armoniche o di impatto. Il suggerimento che posso dare è quello di studiare prima il tipo di risultato, di stile che si vuole ottenere e poi cercare arredi in linea con questa visione iniziale affinché sia tutto coerente. Inoltre, impostato un budget lo si può distribuire in modo diverso, a seconda dei pezzi a cui si vuole dare più importanza in base al proprio stile di vita. Per evitare una difficile manutenzione nel tempo, un altro buon suggerimento è puntare su buoni materiali e sulla semplicità senza strafare, soprattutto se non si è seguiti da un tecnico.
Quali soluzioni consigli per chi ha spazi limitati e desidera creare una piccola spa nel proprio bagno?
Come integrare una doccia emozionale in un bagno di piccole dimensioni, mantenendo comfort ed estetica?
Consiglierei di puntare sull’illuminazione e sui profumi. Si trovano facilmente in commercio lampadine che consentono di regolare intensità luminosa e temperatura colore, oppure lampadine RGB per scegliere il colore della luce in base alle proprie esigenze del momento, come accennavo prima. Si possono poi usare diffusori di aromi per coinvolgere anche il senso dell’olfatto.
Per avere una doccia emozionale anche in un bagno piccolo, inoltre, si possono prevedere soffioni da parete o da soffitto multigetto, colonne doccia con idromassaggio da incasso oppure getti idromassaggio singoli, sempre da incassare a parete.
Quali consigli finali daresti a chi desidera trasformare il proprio bagno in uno spazio di benessere?
Consiglierei di creare un ambiente che stimoli tutti i sensi: una buona illuminazione, materiali piacevoli al tatto, profumi rilassanti e magari un po' di musica di sottofondo. Altri piccoli accorgimenti possono essere scegliere tessili morbidi e avvolgenti e arricchire lo spazio inserendo piante che amano l’umidità.
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