In un’epoca in cui la cura del corpo e della mente assume un ruolo sempre più centrale, l’innovazione in fisioterapia apre nuove strade per migliorare il benessere e la qualità della vita. Abbiamo intervistato Nicolò Lazzaroni, fisioterapista e titolare di uno studio privato, che ci racconta come l’utilizzo di sistemi idroterapici e multisensoriali, combinando acqua, luci, suoni e aromi, possa diventare un alleato prezioso nella prevenzione e nel recupero fisico. Scopriamo insieme il suo approccio integrato e i benefici che queste tecnologie offrono a chi desidera prendersi cura del proprio corpo in modo completo e innovativo.
Nicolò, ci racconti il tuo percorso formativo e professionale nel mondo della fisioterapia?
Mi sono laureato in Fisioterapia presso l’Università degli Studi di Brescia nel 2017. Fin da subito ho avuto l’opportunità di collaborare con diverse realtà: squadre calcistiche dilettantistiche, poliambulatori specialistici, studi fisioterapici privati e case di cura.
Queste esperienze mi hanno permesso di sviluppare una visione ampia e integrata della professione. Nel 2022 ho aperto il mio studio privato, in collaborazione con Bravi Med Poliambulatorio, dove tuttora esercito. Seguo pazienti molto diversi tra loro: dal malato cronico all’atleta di alto livello, fino a chi intraprende un percorso di prevenzione e benessere fisico.
Attualmente sto approfondendo ulteriormente le mie competenze frequentando il corso di Fisioterapia Sportiva presso l’Università di Pisa.
Qual è la tua opinione sull’utilizzo dei sistemi idroterapici e multisensoriali, come acqua calda e fredda, luci, suoni e aromi, nella prevenzione di dolori fisici e infortuni?
Ritengo che i sistemi idroterapici siano strumenti molto validi nella prevenzione e nel trattamento delle tensioni muscolari, soprattutto grazie alle tecnologie di ultima generazione. L’alternanza tra caldo e freddo favorisce la vascolarizzazione dei tessuti, migliorando la circolazione sanguigna e contribuendo al recupero muscolare e alla riduzione del dolore.
Questi effetti vengono spesso ricercati anche durante le sedute di fisioterapia, attraverso tecniche manuali o l’uso di dispositivi elettromedicali, per offrire un trattamento completo e personalizzato.
Secondo la tua esperienza, quanto incide il rilassamento mentale sulla salute fisica e sulla prevenzione di tensioni, dolori e infortuni?
Il rilassamento mentale incide in modo significativo sulla salute fisica, soprattutto nei pazienti affetti da stress lavoro-correlato. Nella mia esperienza clinica ho riscontrato spesso come uno stato di tensione emotiva possa amplificare dolori muscolari, rallentare i processi di recupero e, in alcuni casi, rappresentare una delle cause principali di patologie muscolo-scheletriche.
L’utilizzo di stimoli multisensoriali, come colori, profumi e suoni, può favorire uno stato di benessere generale, agendo sia sul sistema nervoso sia su quello muscolare.
L’integrazione di tecniche come cromoterapia, aromaterapia e musicoterapia facilita il rilassamento mentale, contribuendo a ridurre lo stress e a prevenire l’accumulo di tensioni fisiche.
Questi approcci, se inseriti in un contesto terapeutico, non solo migliorano l’esperienza del paziente, ma possono anche potenziare l’efficacia dei trattamenti fisioterapici, favorendo un recupero più rapido e duraturo.
In quali contesti (palestre, centri sportivi, SPA) trovi più efficace l’inserimento di questi sistemi per supportare atleti e sportivi?
Negli ultimi anni si è diffusa una maggiore consapevolezza sull’importanza dell’attività fisica e del benessere psicofisico. Questo ha portato molte persone ad avvicinarsi a uno stile di vita più attivo, trasformando palestre, centri sportivi e SPA in luoghi dedicati non solo all’allenamento, ma anche alla cura del corpo in senso più ampio. L’inserimento di sistemi idroterapici e multisensoriali in questi contesti è sicuramente utile: aiutano a recuperare meglio dagli sforzi, prevengono sovraccarichi e migliorano l’efficacia degli esercizi. Anche chi non pratica sport regolarmente può trarre grande beneficio da questi trattamenti preventivi.
Che consiglio daresti a chi vuole cominciare a prendersi cura del proprio corpo, anche se non pratica sport a livello professionale?
Il mio consiglio è di partire con gradualità e costanza, prestando attenzione non solo all’attività fisica, ma anche a elementi fondamentali come l’alimentazione, la qualità del sonno, la gestione dello stress e i tempi di recupero.
Non servono allenamenti estremi o programmi complessi: bastano piccoli gesti quotidiani, come camminare di più, fare stretching, idratarsi correttamente e ascoltare il proprio corpo, per iniziare a prendersi cura di sé in modo efficace e duraturo.
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